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autore
brano
 
Cicerone
I doveri, II, 47
 
originale
 
[47] P. Rutilii adulescentiam ad opinionem et innocentiae et iuris scientiae P. Mucii commendavit domus. Nam L. quidem Crassus, cum esset admodum adulescens, non aliunde mutuatus est, sed sibi ipse peperit maximam laudem ex illa accusatione nobili et gloriosa, et qua aetate qui exercentur, laude adfici solent, ut de Demosthene accepimus, ea aetate L. Crassus ostendit, id se in foro optume iam facere, quod etiam tum poterat domi cum laude meditari.
 
traduzione
 
47. L'essere stato nella famiglia di Publio Mucio serv? come raccomandazione al giovane Publio Rutilio nel crearsi fama di onest? morale e sapienza giuridica. Invero Lucio Crasso, ancora adolescente, non mutu? la sua grandissima gloria da qualche parte, ma se la procur? da solo con quella sua requisitoria nobile e gloriosa; e, proprio in quell'et?, in cui coloro che si esercitano sogliono ottenere lodi - come sappiamo di Demostene - in quell'et?, dunque, Lucio Crasso dimostr? nel foro di esser gi? ottimamente capace di ci? che poteva realizzare anche allora in privato con lode.
 

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